
Il procuratore Nicola Gratteri, oggi alla guida della Dda di Napoli, ha ricevuto a Reggio Calabria il premio “Solidarietà-Nello Vincelli”. «Studiate, anche dieci ore al giorno, ed impegnatevi sempre al massimo; l'intelligenza non basta da sola» ha detto ai giovani, invitandoli anche a «non assuefarsi» e a «rimanere a casa in pigiama dimenticando il cellulare fino alle otto di sera».
Ha bacchettato la politica («qualcuno prima di parlare di determinati temi farebbe bene a studiare») e bocciato le riforme della giustizia («potrei parlare per un giorno intero e spiegare perchè si continua a sbagliare: vale per ciò che ha fatto la Cartabia... e vale per quello che sta portando avanti il ministro Nordio»).
Agli studenti ha proposto: «Andate nelle comunità terapeutiche e incontrate chi ha sbagliato». Sul suo impegno ha aggiunto: «Rinuncio alle ferie per andare nelle scuole e in televisione. Io preferisco parlare con voi, invece di andare in barca o fare una crociera».
Non ha nascosto le difficoltà: «A Reggio per trent’anni ho mangiato pane e veleno. Fu messa anche una spia in una stanza in Procura... Tante amarezze, ma anni importanti e formativi».
«Quando vi dicono “il futuro è vostro” allora vi stanno tradendo. Il futuro è anche dei 90enni, di chi sa scegliere con chi prendere il caffè o no».
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