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Una “class action” a San Luca per chi occupa suoli demaniali

Con il supporto dell’UniRiMi di Limbadi e dei Missionari Comboniani, vuol perseguire l’obiettivo di «normalizzare il disordine», sanando il possesso abusivo vecchio di decenni di terreni e abitazioni

A San Luca si sta avviando un processo di “normalizzazione del disordine”, con l’obiettivo di regolarizzare il possesso dei terreni ad uso civico e di circa 400 abitazioni costruite su suolo comunale o di altri enti, in seguito all’alluvione avvenuta circa settant’anni fa. Nei giorni scorsi, numerosi cittadini hanno partecipato attivamente a un’assemblea promossa con il supporto dell’UniRiMI , Università della Ricerca e della Memoria di Limbadi, e dei Missionari Comboniani, già impegnati nel progetto “Scuola di pace”. Durante l’incontro si è discusso della possibilità di avviare una sorta di “class action” per ottenere il riconoscimento formale del possesso dei terreni, spesso detenuti da generazioni. L’iniziativa nasce dal basso, con l’intento di ristabilire ordine e legalità attraverso la cooperazione e la mutua assistenza.
Diversi cittadini - tra cui anche persone con precedenti penali - hanno già depositato in Comune istanze formali per la regolarizzazione sia dei terreni che delle abitazioni storiche costruite su demanio disponibile.
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