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Gestione di carcere e detenuti a Reggio, l’ex direttrice respinge le accuse

La dottoressa Maria Carmela Longo ha affrontato l’esame in Tribunale argomentando di chi fossero le competenze di ogni decisione presa all’interno degli istituti penitenziari “San Pietro” ed “Arghillà”

Tutto alla luce del sole, ogni decisione secondo le regole procedurali o le disposizioni del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, qualsiasi provvedimento dopo conclusioni collegiali. La dottoressa Maria Carmela Longo, ex direttrice delle carceri reggine “San Pietro” ed “Arghillà”, in Tribunale nel processo a suo carico (imputati anche un medico delle carceri per avere redatto, secondo l'accusa, un certificato medico falso; e una detenuta che si finse malata per sottrarsi ad una testimonianza e soprattutto ad un lungo viaggio per raggiungere il Tribunale dove era attesa). Ieri davanti al Tribunale collegiale (presidente Greta Iori, giudici a latere Elsie Clemente e Marco Cerfeda) la seconda parte dell'esame da imputato voluto direttamente dalla dottoressa Longo e dalla sua difesa, l'avvocato Giacomo Iaria e i legali Antonella Modaffari e Francesco Giorgio Arena.
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