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Piromalli, la “gerarchia” del boss di Gioia Tauro e il picciotto che parlava troppo

L’anziano capobastone di Gioia Tauro pare non sopportasse le chiacchiere in carcere e che si facesse il suo nome per interesse: il malcontento contro Aurelio Messineo espresso a pranzo con la famiglia

C'erano comportamenti che Pino Piromalli non poteva tollerare. Intanto, non si doveva parlare troppo in carcere, e soprattutto mai dei Piromalli; e poi guai a spendere il suo nome per guadagnare rendite di posizione all'interno della cosca o in paese. Di questi argomenti si sarebbe discusso alla cena di Natale del 2021, a pochi mesi dalla scarcerazione dell'anziano boss dopo 22 anni dietro le sbarre. Gli strali di Piromalli erano rivolti ad Aurelio Messineo (operaio alle dipendenze del boss), uno dei 22 indagati finiti in carcere insieme al boss nell'inchiesta “Res Tauro”, eseguita martedì scorso dai Carabinieri del Ros coordinati dalla procura antimafia di Reggio Calabria.
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