«Reggio va camminata, bisogna starci dentro per conoscere e capire ciò che la città include, ciò che esclude, quel che è in abbandono, quel che è valorizzato». Lungo questo fil rouge si snodano i “Cammini urbani” proposti da Nomi Cose Città R come Reggio, che hanno avuto come prima tappa la “ferita” del Lido comunale, da sempre luogo del cuore, ciclicamente segnato dal degrado.
Domenica scorsa è stata invece la volta del Parco lineare Sud: progetto a cui l'ex decreto Reggio destinava poco più di 6 milioni di euro (“spalmati” su un tratto costiero di circa 3 km compreso tra le foci dei torrenti Calopinace e Sant'Agata), appaltato nel 2008, sottoposto a variante nel 2010 ed a perizia di assestamento nel 2016, in tabella si legge “data consegna parziale 22.11.2008 - definitiva 7.3.2016” e ancora “data prevista ultimazione opere 7.3.2018”.
Quindi, al netto del racconto delle vicissitudini subite da quest'opera, il cantiere è stato fatto “ripartire” la scorsa estate e ha visto la direzione dei lavori riscontrare nell'area irregolarità edilizie che hanno portato all'emissione di 15 ordinanze di demolizione, da eseguire previo ulteriore accertamento.
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