Una nuova serata all’insegna del grande cinema d’autore per la cittadinanza palmese che, nella serata di ieri, ha affollato la sala del Cinema-Teatro Manfroce per assistere alla première del cortometraggio “Scilla La Ninfa”.
Dopo il successo di “Kalavrìa”, l’estro del maestro Emmanuele Saccà, autore e sceneggiatore, ha dato vita ad una nuova opera dalla forte carica simbolica che, partendo dalla rievocazione del mito della ninfa Scilla, ha fornito delle chiavi di lettura inaspettate sulla storia della nostra terra, nel segno della consapevolezza e della voglia di rinascita.
Alla presenza di Sua Eccellenza Mons. Francesco Milito, vescovo della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, del consigliere del Comune di Palmi Francesco Tedesco e del consigliere regionale Domenico Giannetta, sono intervenuti sul palco, oltre ad Emmanuele Saccà, il regista Emiliano Chillico, il compositore il maestro Michele Arena, il film-maker Thomas Castiello e molti degli esponenti del cast, composto da: Maria Lania, Domiziana Pezzani, Maurizio Colosi, Raffaele Buda, Roberto Papalia, Anna Panunzio, Carol Cardona, Maria Grazia Strangio, Cristoforo Bovi, Maria Melissari, Teresa Morizzi, Jessica Tripodina, Claudia Anastasio, Carlotta Orsino, Giovanni Nostro, Gaudio Divina, Leonardo Maria Di Profio, Lucrezia Di Profio, Vanessa Foti, Annunziato Surace.
Una menzione speciale è andata poi ad Antonella Vartuli, che ha prestato la sua splendida voce alla colonna sonora del corto, e all’attrice Federica Montanelli, espressiva voce narrante della vita di Scilla, impossibilitate a presenziare.
La serata, organizzata dal Kiwanis Club Palmi-Piana di Gioia Tauro che ha patrocinato il cortometraggio, ha visto inoltre la partecipazione del fondatore del club, dott. Maurizio Di Profio, dell’avv. Valeria Capua e dell’arch. Sabina Pezzano, rispettivamente, presidente uscente e presidente entrante del club, nonché dell’artista palmese Chiara Montebianco Abenavoli, che ha esposto alcune delle sue opere più significative.
Dal Cinema-Teatro Manfroce il messaggio è arrivato forte e chiaro: la cinematografia calabrese è più viva e attiva che mai e si candida quale strumento di riscatto di una terra spesso inconsapevole della sua bellezza, come la ninfa Scilla..
Caricamento commenti
Commenta la notizia