Il sussulto della terra e del mare. E poi il terrore e la morte. Mimmo Gangemi ha raccontato la più grande tragedia che, nel dicembre del 1908, investi la Calabria meridionale tirrenica e il Messinese. Un sisma spaventoso ingoiò uomini e cose, provocando migliaia di morti. Gli effetti del terremoto sconvolsero il mondo intero. Lo scrittore originario di Santa Cristina d'Aspromonte ma residente a Palmi, ha scritto un testo teatrale di rara intensità emotiva diventato adesso uno spettacolo di fortissimo impatto grazie alla regista cosentina, Lucia Catalano. Uno spettacolo che andrà in scena nel teatro "Manfroce" di Palmi domani sera.
Si tratta di un viaggio in quei 37 secondi di distruzione, scanditi da paure , sensazioni, pensieri che ne dilatano la durata. Una famiglia attraversa il ticchettio di quegli attimi interminabili, dando voce alla polvere di edifici frantumati e corpo ai silenzi inaccettabili.
L’inevitabilità delle forze naturali fa da sfondo alla tragedia umana, mostrandone la grandezza e la necessaria memoria.
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