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Il primato mondiale di Reggio: la storia dei “Commentari” stampati nel 1475 approda su tv francesi e tedesche

Una storia affascinante, vissuta in una leggendaria stamperia nel quartiere ebraico della Giudecca

Per una volta la Calabria ha bruciato tutti sul tempo. Era il 1475 e stampava con caratteri mobili i primi testi, come Gutenberg nel 1455 a Magonza. E fu allora che Reggio “scrisse” il suo primato mondiale, quando proprio in riva allo Stretto lo stampatore Avraham Ben Garton, ebreo scappato dalla penisola iberica, scelse di stampare non la Bibbia ma i Commentari del rabbino Rashi ai libri della Torah, oggi riconosciuti come la prima opera ebraica stampata. Una storia affascinante, vissuta in una leggendaria stamperia nel quartiere ebraico della Giudecca: qui il geniale artigiano abbinò al riferimento centrale dell'ebraismo i commenti di Rashi con la tecnica degli allora neonati caratteri mobili. Un’innovazione tecnologica che dalla Calabria permise al pensiero di Rashi di diffondersi in tutto il mondo e che adesso alimenta un dibattito internazionale di altissimo livello, coinvolgendo, in questi giorni, le tv di Francia e Germania.

«È grazie al geniale e visionario Ben Garton che Rav Rabbi Chlomo Ben Itzhak Hatzarfati detto Rashi è l'autore francese più letto e tradotto in tutto il mondo», sottolinea France 2, canale pubblico della tv francese che domenica ha dedicato uno speciale della seguitissima rubrica di cultura ebraica «À l'origine» alla modernità del rabbino Rashi e alla sua capacità di anticipare il dialogo interreligioso. Ospiti della puntata il rabbino capo di Francia Haïm Korsia, il filosofo, giornalista e saggista francese Bernard-Henri Lévy e il gotha dell'ebraismo francese ed europeo.

Uno spazio specifico è stato dedicato a Reggio Calabria «che nel Rinascimento è diventata la capitale mondiale dell'editoria». Il rabbino capo di Francia in persona ha magnificato le innovazioni tecnologico-editoriali partorite nel quartiere della Giudecca: «Il geniale artigiano Ben Garton fu in qualche modo l'inventore del moderno ipertesto». Il programma non si è limitato a parlare di Reggio ma ha ricostruito anche la leggendaria stamperia di via Giudecca nata «à Reggio de Calabre», evidenziando il ruolo apicale della città nella storia dell'editoria mondiale.

Esulta il giornalista e massmediologo Klaus Davi, già candidato a sindaco di Reggio, che per primo ha creduto nel potenziale comunicativo di questa incredibile storia: «È un riconoscimento del lavoro che svolgiamo da anni. Finire in prime time sulla tv francese conferma che la nostra intuizione era giusta». Davi anticipa un prossimo servizio anche sulla tv tedesca che uscirà prima delle festività di Pasqua. Se ne occuperà l'emittente 3Sat, canale pubblico tedesco in onda in Germania, Austria e Svizzera tedesca, che darà una sua versione dei fatti. L'emittente germanica ha una sua tesi sul fatto che Avraham Ben Garton sia riuscito a battere le "blue chips" del giudaismo medievale, ossia Magonza, Worms e Spira, note come le famose «SchUM-Stätten», patrimonio Unesco della Germania dal 2021 per il loro passato ebraico, nuclei che componevano una vera e propria Gerusalemme sul Reno. «Ora spero – dice Davi – che il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che da sempre ha creduto in questo progetto, definisca con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il ritorno del Commentario, che adesso si trova alla Biblioteca Palatina di Parma, nel complesso monumentale della Pilotta, a Reggio Calabria, dopo 500 anni, e che al più presto sia fissato un incontro».

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