
San Luca non è soltanto un nome inciso sulla carta geografica della Calabria. È anche un luogo dell’anima, un crocevia di memorie, letteratura e identità. Perché vi è nato Corrado Alvaro, scrittore, giornalista e intellettuale tra i più raffinati del Novecento italiano. Ma oggi, chi cerca di avvicinarsi alla sua figura partendo proprio dalla casa dove nacque il 15 aprile 1895, trova la porta chiusa. Letteralmente.
Dal 21 marzo, data in cui è stato sciolto il consiglio di amministrazione della Fondazione istituita il 24 gennaio 1997, con un provvedimento prefettizio – ora al vaglio del Tar il prossimo 18 novembre – quella casa alta come un torrione è divenuta un simbolo amaro: non più luogo vivo di cultura, ma contenitore serrato, sottratto al suo pubblico.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale
Caricamento commenti
Commenta la notizia