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Reggio Calabria cenerentola dell'occupazione: quasi il 60 per cento di giovani senza lavoro

Il porto di Reggio Calabria

Scala quattro posizioni ma resta in coda, tra gli ultimi della classe. Il fermo immagine che fotografa il Paese vede la città dello Stretto non andare oltre la 104. posizione, quartultima. Gli indicatori utilizzati dal quotidiano economico “Il Sole 24 ore” raccontano perché nelle città calabresi (la postazione migliore è di Catanzaro all’88. posto, Vibo è fanalino di coda all’ultimo posto) non si vive bene.

Uno spaccato che registra l’aumento del divario nord-sud e vede Reggio come una città povera di giovani che “scappano” altrove, povera di risorse, povera di lavoro. La cenerentola per occupazione, soprattutto giovanile. Trend tutti in peggioramento. I dati economici riportati dalla Gazzetta del Sud in edicola voce per voce spiegano dei disservizi, della sfiducia e della poca lungimiranza anche nelle spese.

Demografia. L’unica voce in cui Reggio si piazza a metà classifica ed esce dalla retroguardia è quella degli indicatori demografici, con 670 nati si piazza al 47. posto e migliora rispetto allo scorso anno. Un elemento che conferma come la nuova linfa del Paese sempre più vecchio arrivi dal Sud. Ma è una vittoria di Pirro.

Occupazione. Reggio è la cenerentola italiana sul fronte dell’occupazione (dove il tasso è del 37,5%) in generale e di quella giovanile. Il 57,5% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni non ha un lavoro. Un allarme che già la Camera di Commercio reggina aveva lanciato nei mesi scorsi con un report agghiacciante sul settore.

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