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Reggio, approvato il piano del Comune contro gli evasori della Tari

La giunta municipale guidata da Giuseppe Falcomatà ha approvato il piano per contrastare l’evasione della tassa sui rifiuti solidi urbani (Tari). Una evasione che resta elevata e che costringe il Comune a pagare tanti soldi all’Avr-circa 39 milioni di euro all’anno- a cui non corrisponde l’incasso. L’accertamento è per tutta la somma ma poi a fine anno si scopre che quanto preventivato non viene effettivamente incamerato provocando in questo modo uno sforamento importante che mette a dura prova le già esigue casse comunali.

Ma proprio sull’accertamento ci sono altri problemi perché, come già emerso nell’articolo pubblicato nell’edizione di ieri di questo giornale, sono tanti i cittadini che risultano residenti ma che non hanno ritirato i mastelli per dividere i rifiuti e quindi di fatto sono “invisibili”.

L'articolo completo sull'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.

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1 Commento

Alessandro

02/06/2019 11:51

Il sindaco non ha colpe se non ci sono i soldi per poter pagare gli addetti del servizio AVR che a sua volta fanno sciopero. Bisognerebbe individuare solo le persone che pagano e indurle a identificarsi con tessera sanitaria in modo da poter garantire almeno a queste il ritiro della differenziata e di conseguenza con i soldi accumulati dal comune pagare le giornate agli operai che di conseguenza non hanno lavorato a vuoto ma fatto un servizio pagato esclusivamente per quei cittadini che sono in regola e hanno pagato la tassa per avere garantito il servizio.

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