Sessantanove, trentacinque e trentacinque. Sono i numeri tanto attesi da Palazzo San Giorgio a Reggio che si trasformano in soldi. Sono i milioni che arriveranno da Roma e che consentiranno al Comune di rifiatare ed evitare la dichiarazione di dissesto finanziario. Ieri da Roma è arrivata la tanto attesa ufficialità. La Conferenza Stato-Città presieduta direttamente dal ministro dell'Interno Lamorgese che ha ricordato in apertura la presidente della Regione, ha approvato lo schema di riparto dei fondi dei 200 milioni di euro messi sul piatto dal governo per andare incontro a quei Comuni in precarie condizioni finanziarie e ulteriormente colpiti dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la norma sulla contabilizzazione del fondo di anticipazione di liquidità che di fatto ha posto in grosse difficoltà anche Palazzo San Giorgio alle prese con l'approvazione del bilancio di previsione.
Reggio alla fine fa la voce grossa: 69 milioni nel 2020, 35 nel 2021 e altrettanti nel 2022. Si tratta di risorse a fondo perduto che aiuteranno l'ente ad abbattere il disavanzo e creare le condizioni per una possibile ripartenza. Alla fine i tempi sono stati lunghi. Ci sono voluti due mesi e in effetti il sindaco, Giuseppe Falcomatà, pochi giorni prima della presentazione delle liste forse si era spinto troppo in avanti nell'annunciare che la partita era stata già vinta.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia