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Gioia Tauro non è più solo transhipment

Il presidente dell’Autorità di sistema portuale Agostinelli ha tracciato le linee di sviluppo dello scalo all’Euromed di Sorrento

Il porto di Gioia Tauro, primo per transhipment in Italia, è sempre più indirizzato verso la piena intermodalità. Ad assicurarlo è lo stesso presidente dell’AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ospite, in questi giorni, della 25. edizione dell’Euromed Convention from Land to Sea, il summit internazionale organizzato dal Gruppo Grimaldi, in corso fino al 2 ottobre a Sorrento, che riunisce 700 delegati, rappresentanti di enti governativi internazionali e nazionali, rappresentanti dei settori logistico, portuale e marittimo dell’area euro-mediterranea.
L’ammiraglio livornese ha infatti incentrato il proprio intervento sul percorso di sviluppo del porto di Gioia e, nell’evidenziare la crescita dei volumi (tra gennaio e settembre sono stati movimentati oltre 2,6 milioni di teus), ha illustrato lo sviluppo intermodale del porto grazie ai quotidiani collegamenti con gli hub intermodali di Bari, Nola, Padova e Bologna.
«Si tratta – ha evidenziato Agostinelli – di risultati importanti che vedono il nostro porto inserito nelle tratte che uniscono le principali e più trafficate linee internazionali dei traffici, da e per il Far East, per poi trovare a Gioia Tauro anche piena connessione intermodale».

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