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Reggio, Confindustria sferza la politica. Le incognite del Pnrr preoccupano molto gli imprenditori reggini

Il presidente Domenico Vecchio invita tutti gli eletti a indossare la maglia amaranto e a lavorare tutti insieme, remando nella stessa direzione, per favorire lo sviluppo del nostro territorio

Domenico Vecchio

Il Pnrr e le sue troppe incognite per il Sud preoccupa molto il presidente di Confindustria Reggio, ing. Domenico Vecchio.
«È vergognoso seminare panico in una Territorio che avrebbe bisogno solo di certezze. Come si può pensare di fare tagli ai fondi del Pnrr in un territorio laddove il Pnrr trova la sua più ampia applicazione per le sue particolari caratteristiche di eccezionalità. Se queste sono le premesse di un piano Mattei – scrive il numero 1 degli industriali reggini –, credo che si debba tutti tornare sui libri di storia ed economia per capire cosa è o cosa dovrebbe essere il Piano Mattei. Ed ancora più grave appare la soluzione che si vorrebbe dare al problema, cioè l’utilizzo di somme provenienti da altre fonti, siano essi regionali o Nazionali, che sono invece assolutamente necessarie al percorso di cambiamento del territorio onde renderlo assolutamente compatibile con le richieste di una modernità ed al passo con i tempi, cosa possibile solo investendo in risorse assolutamente necessarie ed indispensabili. In ogni caso il rimedio proposto è sempre una sottrazione di fondi alla nostra realtà territoriale».

Silenzio vergognoso

«Altrettanto vergognoso – insiste Vecchio – è il fatto che passi nel più assoluto silenzio delle istituzioni del territorio, questo ennesimo tentativo di scippo di Fondi a danno della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Noi, come Confindustria Reggio Calabria, siamo assolutamente sbigottiti per tali comportamenti, in un territorio, come il nostro, che avrebbe bisogno di investimenti speciali ed addizionali a quelli previsti dal Pnrr e dalle altre fonti Nazionali e Regionali, un territorio che avrebbe bisogno della coesione politica di ogni ordine, grado e colore».
Confindustria Reggio Calabria rivolge «un appello a tutta la classe politica di ogni colore, affinché vesta i panni dell’orgoglio e dell’appartenenza e difenda, con tutte le armi che la democrazia mette a disposizione, il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e impedisca ennesimi strappi ed ennesimi tagli al futuro del nostro territorio, non tralasciando mai nella visione del futuro che ogni taglio allo sviluppo del territorio è un taglio al futuro dei nostri giovani, e quindi impedire che gli stessi vedano a vivere e lavorare fuori dalla nostra terra perché “qui non c’è futuro”. Questo slogan – aggiunge l’ing. Vecchio – sta diventando ormai insopportabile. Non possiamo non tenere conto di questa, che dovrebbe essere, una assoluta priorità per tutti, perché se non invertiamo il trend dello spopolamento, non possiamo e non avremo sinceramente un futuro da consegnare ai nostri giovani in questa nostra splendida terra».

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