«Le aspettative per i nostri commercianti non sono esaltanti». La dichiarazione di Confcommercio Reggio Calabria sull’apertura dei saldi in città è una sorta di manifesto. L’associazione di categoria, infatti, resta critica sull’apertura anticipata della stagione degli sconti e rilancia anche quest’anno la campagna #comprosottocasa, per promuovere il commercio di prossimità.
«Netta è la contrarietà - ha dichiarato il direttivo di Confcommercio Reggio - rispetto ad una data di partenza eccessivamente anticipata e ad un meccanismo che evidentemente necessita di una “rivisitazione completa”. Già è da diversi anni che i commercianti vivono una condizione paradossale con una regolamentazione dei saldi che, prevedendo una data unica nazionale, è giusta nel principio, volendo evitare competizione tra territori contigui, ma non è corretta nella sostanza, collocando questa data in un momento insostenibile per la nostra realtà».
Quest’anno, il direttivo di Federmoda Confcommercio Reggio Calabria si era mosso per tempo avanzando una proposta che individuava in sabato 27 gennaio l’inizio dei saldi invernali su scala nazionale e una richiesta più ampia di revisione dell’attuale schema dei saldi anche con riferimento alla regolamentazione delle vendite promozionali nel periodo precedente l’avvio.
«Purtroppo la posizione che abbiamo sostenuto con fermezza non ha prodotto i risultati sperati – ha affermato il presidente Confcommercio Lorenzo Labate - . L’avvio anticipato dei saldi è una circostanza che sicuramente va bene in alcuni territori, ma sacrifica il lavoro di molti altri commercianti di tante altre realtà italiane, compresa la nostra. Da commerciante del settore moda comprendo bene e condivido pienamente le osservazioni e lo scoramento di tantissimi miei colleghi. Come Confcommercio Reggio Calabria abbiamo sostenuto la posizione del posticipo dei saldi per ridare una logica a questo tipo di promozione. Lo scopo infatti dovrebbe essere quello, da un lato, di offrire ai negozianti l’opportunità di esitare, a fine stagione, articoli di moda che se non venduti entro un certo tempo sono suscettibili di notevole deprezzamento. Dall’altro, consentire ai clienti di acquistare a prezzi scontati capi utili per affrontare l’ultima parte dell’inverno, oltre che per rinnovare il guardaroba in vista anche dell’anno successivo. Ecco il modo in cui vengono regolati oggi i saldi ne tradisce completamente la ratio originaria. Attuati così finiscono per essere un danno».
In Calabria i saldi invernali partiranno domani. La stima è una spesa procapite di 137 euro e di 306 per famiglia, in miglioramento rispetto all’annualità precedente. Naturalmente si tratta di una media nazionale infatti, visto l’andamento delle vendite nella provincia reggina anche durante il periodo natalizio, per Confcommercio Reggio Calabria «le aspettative per i nostri commercianti non sono esaltanti».
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