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Reggio, i vincitori ora puntano al Comune

Cannizzaro: «La netta vittoria in città è un chiaro avviso di sfratto per l’amministrazione Falcomatà». Irto approda a Palazzo Madama e rilancia: il Pd sopra la media nazionale, però serve una riflessione

La dichiarazione di “guerra” a Palazzo San Giorgio arriva in serata. Dopo l’inevitabile festa e litri di spumante necessari per lavare via ogni paura, il riconfermato deputato Francesco Cannizzaro mette nel mirino l’Amministrazione comunale e attacca deciso: «Questa è stata la vittoria della squadra, del lavoro quotidiano sui territori, dell'impegno serio e concreto in favore dei cittadini e degli amministratori di tutta la Provincia. Non c'è altro modo per sintetizzare cos’è e cosa rappresenta per gli altri Forza Italia. E l’ha capito anche la città di Reggio, che mi ha dato grande fiducia e, al contempo, mi ha consegnato una enorme responsabilità: quella di incidere in maniera netta sull'Amministrazione comunale di Reggio Calabria e quindi poi sulla gestione della Città Metropolitana».
«Parliamoci chiaro, dopo la conquista della Regione e adesso della maggioranza in Parlamento, il prossimo passo è Reggio Calabria. E non lo abbiamo deciso noi (o almeno non solo) – insiste il deputato –, stavolta la risposta chiara e inequivocabile è arrivata direttamente dai cittadini reggini. Abbiamo concesso anche troppo tempo al Pd. Otto anni in cui non hanno risolto un solo problema, anzi ne hanno causati altri. Questo risultato così netto è un avviso di sfratto che recapitiamo alla Sinistra, possono già preparare le valigie. Immagino già la Deputazione calabrese di centrodestra compatta e impegnata a fare gioco di squadra con la Regione. Adesso manca solo l'ultimo tassello. E noi siamo pronti».

Alla dichiarazione di Cannizzaro fa eco il commissario di FdI Denis Nesci: «Grazie ai reggini per la fiducia accordata alla proposta di Fratelli d’Italia, alla quale risponderemo con responsabilità e serietà. Una robusta affermazione che ha permesso al nostro partito di raggiungere numeri importanti sia alla Camera (oltre il 22%) che al Senato (oltre il 23%) e di diventare la prima compagine politica a Reggio Calabria. Per me, anche questo, è motivo di grande orgoglio». «Contenuta l’onda d’urto del Movimento Cinque Stelle, che al Sud ha fatto registrare numeri considerevoli, ma costretta ad impattare sull’entusiasmo e sulla forza del radicamento della nostra comunità politica in città e anche in provincia. Uno sforzo di passione ed aggregazione, per cui non si sono sottratti i nostri dirigenti, i nostri rappresentanti istituzionali, i nostri amministratori e ovviamente i nostri candidati, a cui va la mia riconoscenza. Il dato – sottolinea Nesci – acquisisce ancora più valore nel costatare che anche il PD, anzi, l’intera coalizione di centrosinistra, resta alle spalle di FdI, nonostante i suoi big in campo, e nonostante un’amministrazione monocolore alla guida del Comune e della Città Metropolitana. Un altro – l’ ennesimo – segnale che il giudizio dei cittadini va nell’unica direzione dell’alternativa di governo anche a livello locale. Bocciati in tutte le loro componenti sia il Pd sia il centrosinistra. Un gran giorno di festa per Fratelli d’Italia, il cui impegno costante sui territori che ha permesso di raccogliere i frutti di un lavoro di prossimità e presenza, è stato riconosciuto da elettori attenti a scegliere il merito e la competenza. Valori per i quali FdI, ha ricevuto un mandato ampio per governare l’Italia e aggredire da subito le tante emergenze dalle quali è incalzata. Il nuovo Parlamento – conclude Nesci – ha le esperienze e i profili giusti per portare il Paese fuori dalla burrasca, già dal 13 ottobre quando i partiti saranno chiamati ad eleggere i presidenti di Camera e Senato. Il primo spartiacque per una legislatura che, aprirà una nuova e prospera stagione per gli italiani».

Sul fronte opposto Nicola Irto (Pd) si dice «contento» del risultato. «È stato difficile – aggiunge – ma abbiamo centrato l’obiettivo. Il Pd, a Reggio, è andato sopra la media nazionale, ma è chiaro che dovremo aprire una grande riflessione all’interno del partito».

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