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Alla Festa della Poesia di Melicuccà risuona il canto di Lorenzo Calogero

"Questo – ha esordito il sindaco Oliverio – è un progetto di rigenerazione urbana che intende dare nuova vita ad un borgo affetto dalla malattia irreversibile dello spopolamento"

Un progetto che guarda al pieno riconoscimento di Lorenzo Calogero nel canone letterario del ‘900 e, al contempo, propone un modello culturale partecipato in grado di rigenerare luoghi e conoscenze dentro un nuovo concetto di Sud. Questo l’orizzonte con cui ha preso il via la seconda edizione della Festa della Poesia di Melicuccà, dedicata al grande poeta Calogero, che proseguirà fino a lunedì tra confronti culturali, performance, mostre, installazioni multimediali, concerti, escursioni nei luoghi dell’artista.

Primo atto – assai atteso – dell’intenso programma, curato da Lyriks, è stato lo svelamento dell’opera murale a spolvero e graffito «Viale dei Canti – Orizzonti Lorenzo Calogero», realizzato da Giuseppe Caccavale Studio in collaborazione con l’École des Arts Decoratifs – PSL Paris.

Un intervento artistico di assoluto livello che ha dato il senso del lavoro concreto e incisivo che si sta svolgendo nel piccolo centro della Piana di Gioia Tauro: parole come lame nella carne viva del paese per immaginare un destino di luce.

All’inaugurazione, in piazza Ardenza, Vincenzo Oliverio, sindaco di Melicuccà, Nino Cannatà, direttore artistico, Marina Valensise, consigliere delegato Inda e già direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Eleonora ed Elisa Tallone e l’artista Giuseppe Caccavale.

«Questo – ha esordito il sindaco Oliverio – è un progetto di rigenerazione urbana che intende dare nuova vita ad un borgo affetto dalla malattia irreversibile dello spopolamento. Ma io spero in un miracolo e in questo senso stiamo lavorando». La grande potenza dei percorsi culturali come speranza di rinascita delle aree interne calabresi.

Entusiasta Nino Cannatà, direttore artistico del progetto e anima di Lyriks, che ha rimarcato: «Siamo qui per celebrare Lorenzo Calogero nella sua comunità. Siamo al secondo anno di attività e i risultati confermano la bontà del nostro lavoro. Grazie agli eredi Calogero per l’opera svolta e grazie a quanti parteciperanno in questi giorni alle attività».

E saranno tanti. Tra gli altri ospiti saranno a Melicuccà Milo De Angelis, Nicola Crocetti, Stefano Lanuzza, Giancarlo Cauteruccio, Massimo Zamboni, Gilda Policastro, Aldo Nove, Marcello Sambati, Federica Fracassi, Alfonso Guida, Paolo Pelliccia, Luigi Tassoni, Davide Brullo, Giorgiomaria Cornelio: poeti, artisti e intellettuali capaci di dare una dimensione totale al percorso dedicato a Calogero.

«I gesti compiuti nei giorni scorsi a Melicuccà – ha ricordato in proposito Valensise – sono stati consumati dieci anni fa a Parigi per il viale dei canti. Allora dovevamo decorare un grande muro di 25 metri. Volevamo dare un segno dopo gli attentati del 2015. Giuseppe Caccavale, per individuare i temi, scelse quattro poeti tra cui Lorenzo Calogero. Qui oggi a Melicuccà si respira la stessa magia».

Il font utilizzato per realizzare l’opera è quello di Tallone Editore. Un marchio di qualità che vale anche come biglietto da visita per un mondo, assieme, antico e innovativo.
In chiusura il maestro Caccavale: «Abbiamo realizzato icone visive scavate con le mani. Calogero ha sofferto perché cercava l’amore ma non lo ha trovato. Noi invece sì e abbiamo la fortuna di attraversarlo. Le prossime generazioni parleranno un linguaggio di cui abbiamo bisogno ma che oggi non conosciamo. Qui abbiamo parlato di Calogero in tante lingue. La traduzione, del resto, è la patria della civiltà. Dentro la sua poesia tutte le geografie possibili. Melicuccà così diventa un punto importante nel mondo».

Lorenzo Calogero, nato nel 1910 e morto nel 1961, ritorna centrale nel dibattito culturale del nostro tempo. Così come riemerge l’opera di Giuseppe Fantino. Si apre così un percorso importante, che è destinato a lasciare traccia come testimonianza efficace di cultura viva per il futuro.

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