Centinaia di milanesi si sono messi in coda fuori da Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per
partecipare all’incontro promosso dal centrosinistra di Milano in Comune, con Mimmo Lucano, sindaco di Riace sospeso dopo essere stato indagato in un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nella Sala Alessi di Palazzo Marino, la sala più capiente del Comune, non sono riuscite ad entrare tutte le persone che volevano sentire Lucano. Molte di loro sono rimaste fuori e l’ex sindaco è uscito a salutarle e a parlare con loro, prima dell’incontro previsto per le 20, e dopo aver incontrato faccia a faccia il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. E intanto a Sutri Lucano nei prossimi giorni sarà nominato
sarà cittadino onorario: la città ospiterà il sindaco di Riace, che sarà insignito dell’onorificenza alle 15 di giovedì 2 novembre, nel corso del consiglio comunale che si terrà a Villa Savorelli, a cui parteciperà anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi
ha convocato per l’evento tutti i sindaci del viterbese.
"È incredibile quello che mi succede, ho questa gratificazione e la consapevolezza che la gente ha compreso e capito anche da lontano la mia situazione e questo mi dà la forza per continuare sulla strada che anni fa abbiamo iniziato». Così il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ha parlato dell’accoglienza ricevuta a Milano, nella sede del Comune. Anni fa "abbiamo iniziato la strada della civiltà e dei rapporti umani, per contrastare la società dell’odio - ha aggiunto -. Ringrazio il sindaco di Milano, Beppe Sala, per la vicinanza".
"Quello che dico in queste circostanze è quello che mi viene in mente non è premeditato - ha continuato -. Sono un sindaco sospeso e ho l’obbligo di non andare a Riace, questo mi addolora perché è la mia comunità. Non penso al futuro perché ogni giorno è futuro". A chi gli ha chiesto se incontrerebbe il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha riposto: "Non ho difficoltà a incontrare Salvini".
Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, "è una persona in buona fede che ha fatto tutto il possibile e
aspetterei a giudicare, perché la situazione è complessa». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "I sindaci sono abbandonati nella gestione dell’immigrazione e devono decidere da soli - ha aggiunto -, possono anche sbagliare ma il guaio sull'immigrazione è che continuiamo a fare un lavoro senza che ci sia un piano di integrazione a livello nazionale, di questo piano non se ne parla nemmeno più. Questa sera «io e Mimmo Lucano uniamo la voce per dire che questo tema va affrontato e che il piano non può più aspettare - ha continuato - Milano sarà sempre molto attenta rispetto alla
storia di Mimmo Lucano che può portare molto insegnamenti". "La giustizia farà il suo corso - ha aggiunto ancora - ma Mimmo ha fatto quello che avrei fatto io. Infatti a Riace, come a Milano,
accogliamo, anche oltre le nostre capacità".
«È stato meglio accogliere, aver salvato anche solo una persona ed essere stato arrestato che comportarsi come questo governo o il governo precedente - ha infine detto Lucano - C'è una sindrome da fastidio degli esseri umani, è la fine della società. Questo piccolo comune di Riace, in una delle aree più difficili d’Italia, con le persone che arrivano disperate e scalze ha accolto - ha spiegato - e questi disperati hanno rilanciato un’altra comunità di disperati che eravamo noi. I disperati hanno incontrato altri disperati ed è nata un’idea di riscatto umano - ha concluso -. Se è accaduto lì dico che è possibile ovunque e questo è il messaggio che voglio portare».
Al termine dell’intervento di Mimmo Lucano le persone presenti nella sala hanno intonato Bella Ciao e scandito Riace non si arrende e Ora e sempre Resistenza.
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