«Quanto sta accadendo sulla tangenziale cittadina, oltre che vergognoso e grottesco, certifica l’ennesimo cortocircuito istituzionale rappresentato dal fallimento di quanti avrebbero dovuto, sovrintendere e controllare “il disinvolto” modus agendi dell’Anas. La compostezza di un’intera comunità che sopporta civilmente gli inconvenienti conseguenti all’indifferibile sostituzione dei vecchi guard-rail con le barriere “new jersey”, mal si coniuga all’indifferenza, insufficienza e pressapochezza di chi è preposto al controllo. Vista la travolgente criticità, è chiaro che la problematica è stata colpevolmente sottovalutata e non adeguatamente affrontata, il tutto andava preventivamente e accuratamente predisposto a partire dalle modalità d’appalto, pena la prostrazione, sine die, di una città». È arrabbiato, come tutti i reggini, il segretario provinciale della Uil Nuccio Azzarà, il quale sostiene che «quanto fatto finora consiste nella paralisi della mobilità in città, economia al collasso, scuole e uffici in difficoltà, pregiudizio costante dei piani operativi relativi a ordine pubblico e urgenza-emergenza sanitaria. Se aggiungiamo consumo carburante e usura dei mezzi, si deve ritenere che qualcuno sia riuscito a propinarci un ulteriore, indesiderato esoso balzello». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola