«Per il rispetto dovuto alla memoria del nostro caro marito e padre Girolamo Tripodi, finora abbiamo evitato di intervenire pubblicamente sulla grave vicenda delle inopportune intitolazioni a suo nome. Lo facciamo oggi perché è necessario diradare il cumulo di notizie false e grandi bugie diffuse dall’Amministrazione comunale di Polistena».
Rompono il silenzio la vedova Pasqualina Policriti e i figli Michelangelo, Maria Concetta e Ivan per ribadire che «desideriamo solo, rispetto per noi e, soprattutto, per la memoria di nostro marito e padre».
Tutto ha avuto inizio quando l’Amministrazione Comunale di Polistena guidata dal sindaco Michele Tripodi (nipote di Mommo) ha commesso a giudizio dei suoi parenti «un grave errore con la delibera n. 108 del 6 agosto 2018, riguardante “l’intitolazione all’on. Girolamo Tripodi di una via pubblica e della futura casa della cultura in Palazzo Sigillò”, avvenuta senza alcuna consultazione della famiglia di Girolamo Tripodi».
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