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"Azioni concrete per la sanità calabrese", le reazioni di sindaci e politici alla visita del ministro Grillo

L'arrivo del ministro Grillo in Prefettura a Reggio Calabria

Richiesta di fondi per gli ospedali, la fine del commissariamento della sanità calabrese, azioni concrete per il settore. Sono queste le reazioni espresse da sindaci e politici calabresi per la visita del ministro della Salute, Giulia Grillo, in Calabria. Il ministro ha visitato gli ospedali di Locri e Polistena.

Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ha commentato con un post sulla sua pagina Facebook la visita di Grillo, nell’ospedale cittadino, al centro di polemiche dopo l’incursione dei giorni scorsi delle «Iene». «Il ministro della Salute, Giulia Grillo - scrive il sindaco - giunge a «sorpresa» in ospedale accompagnata dal generale Cotticelli. Indipendentemente dal discutibile comportamento istituzionale, che rispettiamo - ognuno risponde delle proprie azioni e del proprio operato- auguriamo che il Ministro affronti, in modo concreto e risolutivo, i problemi del nostro presidio ospedaliero. La cosa prioritaria - conclude - è risolvere i problemi e restituire dignità al nostro ospedale. Benvenuti a Locri e Buon lavoro».

Anche il sindaco di Polistena Michele Tripodi ha pubblicato un post su Facebook nel quale ha sintetizzato il suo incontro, non programmato, col ministro. «Poco fa - scrive - sapendo della sua visita a sorpresa, ho pensato di raggiungere il ministro alla Tutela della Salute Giulia Grillo presso l’ospedale di Polsitena. Nel poco tempo che ho avuto a disposizione per colloquiare col ministro, ho rappresentato quelle che a mio avviso sono le priorità per la sanità pubblica territoriale e per l’ospedale di Polistena: assumere nuovo personale per far fronte agli enormi vuoti di organico e sbloccare i fondi dormienti (9 milioni di euro) stanziati in passato per la ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi dell’ospedale di Polistena. Inoltre - riferisce - mi sono soffermato sulla questione del reparto ostetricia e del carico di lavoro e dell’incremento dei parti a seguito della chiusura di altre strutture prima operative sul territorio. Infine ho affrontato pure l’estenuante problematica che accompagna la costruzione dell’ospedale nuovo nella Piana, una storia infinita che richiede un impegno urgente per il potenziamento dei servizi e delle strutture sanitarie esistenti partendo dall’ospedale di Polistena. Ho avuto modo anche di conferire con il generale Cotticelli nuovo commissario alla Sanità calabrese, al quale ho chiesto di avviare quanto prima i bandi per le nuove assunzioni destinate ai reparti del nostro ospedale». Il sindaco ringrazia Grillo e Cotticelli «i quali - sostiene - evidentemente hanno ascoltato e risposto anche al nostro ultimo appello per la sanità pubblica lanciato di recente. Auguriamo che tale visita e quanto emerso nell’incontro di oggi possa sortire un profondo cambiamento e migliorare lo stato di cose. La tutela della salute, in quanto diritto di tutti i cittadini - conclude - è per noi collocato al primo posto dei bisogni popolari dei calabresi, in un territorio dove spesso lo stesso è stato negato».

«La visita in Calabria del ministro Grillo è un segnale positivo, seppur tardivo, di una attenzione del governo nei confronti della situazione drammatica in cui versa la sanità calabrese». E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che prosegue: «Meglio tardi che mai, è il caso di dire, anche se sono state necessarie più interrogazioni parlamentari della sottoscritta e un drammatico servizio giornalistico della trasmissione 'Le Iene' affinchè il ministro decidesse di verificare di persona una situazione che la buona politica e la stampa calabrese denunciano con forza da tempo, inascoltate. Spero soprattutto - aggiunge - che il blitz all’ospedale di Locri non si riduca ad una passerella, così come è avvenuto per la visita del premier Conte dello scorso 23 novembre. A fronte degli impegni assunti dal presidente del Consiglio, nulla è stato fatto, ed anzi la situazione si è, se possibile, aggravata. Anni e anni di commissariamento - dice la parlamentare - non hanno dato i risultati sperati, mentre la Regione ha contribuito allo sfascio con la cattiva gestione delle aziende sanitarie e ospedaliere, in qualche caso, come l’Asp di Reggio, prive di bilancio da anni, con finanziamenti di cui non si sa più nulla e la pesante ombra di infiltrazioni criminali, senza che alcuno sia stato chiamato a rendere conto del proprio cattivo operato. Il totale disfacimento della sanità pubblica in alcuni territori - particolarmente drammatica la situazione negli ospedali di Locri e Polistena, gravissime le carenze rilevate dai Nas nell’ospedale di Vibo - unito al taglio delle risorse ai privati, costringe gli ammalati calabresi a rivolgersi alle strutture di altre regioni per curarsi, causando così una enorme emorragia di risorse che, invece, dovrebbero essere investite per migliorare i livelli di assistenza in Calabria. Spero quindi - conclude - che alla visita del ministro seguano interventi concreti, affinchè anche ai cittadini calabresi sia garantito il diritto alla salute e alla dignità delle cure, così come in ogni altra regione d’Italia».

«Al ministro Grillo in Calabria continuo a chiedere, da oltre 10 mesi, una cosa soltanto: la fine del commissariamento della sanità calabrese, adesso non in campagna elettorale per le regionali. Salviamo da subito i calabresi. La nostra salute non può rimanere in sospeso fino ai tempi della campagna elettorale. I commissari del Governo hanno fallito, sono stati chiusi ospedali, sono stati mandati in pensione Medici senza sostituzioni, adesso si taglia al privato convenzionato che prova a compensare le mancanze del pubblico».  Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Marco Siclari, capogruppo degli azzurri in commissione Igiene e Sanità. «Il parlamentare - è detto in un comunicato - che fin da subito ha puntato i riflettori sull'emergenza sanitaria in Calabria denunciando, in particolar modo, le carenze del sistema sanitario pubblico e i deficit dello strumento commissariale, coglie l’occasione della visita del ministro Grillo a Reggio Calabria per chiedere interventi tempestivi e risolutivi. Il ministro viene a festeggiare anche la fine del privato convenzionato in Calabria. Proprio ieri i privati convenzionati sono stati costretti a firmare, pena l’esclusione, contratti al 50%. Riduzioni che mettono in ginocchio la sanità privata e, così facendo, i Lea non sono più un diritto dei reggini».

«Chiedo al ministro - sostiene ancora Siclari - di fare il primo atto concreto bloccando questa riduzione. Non abbiamo ospedali pubblici adeguati e manca un organico sufficiente, per cui tagliare anche ai privati convenzionati significa dire ai calabresi: se hai i soldi ti curi altrimenti muori. Ed ecco perché, ancora una volta, chiedo di uscire dal commissariamento per avere i fondi necessari per strutturare i nostri ospedali e costruirne nuovi, aumentare l’organico con nuovi concorsi e rafforzare quel privato efficace ed efficiente».

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