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Sanità, l'annuncio del ministro Grillo: "Situazione drammatica, pronto un decreto Calabria"

Il ministro alla Salute Giulia Grillo all'ospedale di Locri

Il ministro Grillo annuncia un decreto Calabria per "fare finalmente funzionare la sanità da queste parti". Il provvedimento, già pronto, sarà approvato dal Consiglio dei ministri e prevede una serie di misure straordinarie alla luce di una situazione che il ministro ha definito "più che drammatica". Grillo ha anche annunciato una visita in Calabria del presidente Conte "con il quale - ha detto - ho discusso più volte della situazione in Calabria". Alla conferenza stampa tenuta a Reggio, Grillo è stata affiancata dal prefetto Michele di Bari, dal commissario Cotticelli e dal sub commissario Schael.

“Un decreto articolato che prevederà diverse misure”, quello annunciato dal ministro Giulia Grillo per invertire la rotta della sanità in Calabria. Il punto di partenza, d'altronde, è drammatico: i Livelli minimi di assistenza vanno al ribasso mentre, nonostante il commissariamento, aumenta ancora il disavanzo. “E tutto ciò avviene – ha detto il ministro – in strutture allucinanti, ai confini della realtà, malgrado la Regione Calabria abbia a disposizione milioni e milioni di euro”.

Nel merito del decreto, “che sarà approvato al più presto”, Grillo ha annunciato che sarà prevista la possibilità di sostituire direttori generali, sanitari e amministrativi “che non fanno il loro dovere”.

In cantiere, poi, per un migliore coordinamento con la normativa antimafia e l'ampliamento delle facoltà commissariali in caso di scioglimento di aziende sanitarie o ospedaliere per infiltrazioni mafiose “perché purtroppo abbiamo anche riscontrato aspetti molto pesanti da questo punto di vista”, un obbligo di gestione straordinaria per gli enti in stato di dissesto finanziario con gravi irregolarità nella gestione contabile (“un esempio è l'Asp di Reggio Calabria priva di contabilità”), l'obbligo di avvalersi delle centrali di committenza nazionali come Consip e infine, rispetto alle strutture convenzionate che possono trovarsi in situazioni di infiltrazione, “stiamo valutando – ha concluso Grillo - una procedura di amministrazione straordinaria”. Ovviamente tutto ciò avverrà “con il supporto tecnico della struttura commissariale”, che anche nella conferenza stampa di ieri ha affiancato il ministro.

Non ha lesinato stoccate alla Regione il ministro Grillo. La più forte è arrivata proprio in relazione al decreto Calabria che poterà a breve in Consiglio dei Ministri: “Ci vorrebbe coraggio a impugnare il provvedimento. Eppure io me lo aspetto. Eccome se me lo aspetto”. Il riferimento è al Governo regionale guidato da Mario Oliverio, con il quale non sono mancate fino ad oggi feroci polemiche. “Se uno pensa solo a difendere il proprio orticello – ha detto Grillo in Prefettura a Reggio - allora un ricorso contro il prossimo decreto sarebbe giustificato, se invece si pensa al futuro della sanità in Calabria non si può che essere contenti del fatto che un ministro abbia finalmente preso a cuore la situazione, che ripeto è ai confini della realtà. Qui la sanità è stata abbandonata, si è pensato ad interessi particolari. Una logica ormai inammissibile e in base alla quale mi aspetto che il decreto venga impugnato”. Prima di lasciare Reggio, ecco l'auspicio che sa tanto di dichiarazione d'intenti: “Se tra le poche che riuscirò a fare da ministro ci sarà rimettere in sesto la sanità in Calabria, sarò più che contenta”.

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