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Migranti di San Ferdinando, tre possibilità per evitare una nuova tendopoli

Una veduta della tendopoli di San Ferdinando

Inizierà stamattina alle 11 il primo di una serie di incontri previsti in Prefettura, volti a individuare soluzioni condivise per un'accoglienza diffusa dei migranti di San Ferdinando. Convocati gli amministratori dell'area: i sindaci di San Ferdinando e Rosarno, Andrea Tripodi e Giuseppe Idà, e il presidente della terna commissariale che guida il Comune di Gioia Tauro, prefetto Antonio Reppucci.

D'altra parte il prefetto di Reggio, Michele di Bari, a conclusione delle recenti operazioni di sgombero, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, era stato abbastanza chiaro: la nuova tendopoli avrà come obiettivo il superamento della stessa.

Di Bari aveva spiegato che il senso delle nuove riunioni sarebbe stato quello di adottare nel brevissimo termine delle misure alternative, frutto di convergenti soluzioni individuate insieme a Città Metropolitana e, soprattutto, Regione.

Di sicuro, sembra definitivamente bocciata l'idea avanzata da quanti vedevano un possibile utilizzo del terreno Corap in contrada Cicerna, in territorio di Gioia Tauro, per allestire un nuovo accampamento.

Per superare il fenomeno si lavorerà in triplice direzione: disponibilità di appartamenti in fitto, grazie ad un apposito fondo; possibilità di ampliare il raggio di ricerca degli alloggi mettendo mano al trasporto; utilizzo dei beni confiscati immediatamente fruibili.

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