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Piano di risanamento a Reggio, il Comune chiede aiuto al governo

Il Comune di Reggio Calabria

L'Ente “brucia” i tempi dettati dal Ministero che concede la proroga fino al 31 marzo Il Comune si trova di fronte a un fatto del tutto nuovo che richiede approfondite valutazioni

«Se sarà necessario lo faremo, non possiamo fare altrimenti». I tecnici convocati, ieri pomeriggio a Palazzo San Giorgio, dal sindaco Giuseppe Falcomatà per relazionare sullo stato finanziario dell'Ente e sulle novità intervenute negli ultimi giorni in merito al piano di risamento del bilancio comunale non hanno dubbi: se non interverrà il Governo la strada verso il dissesto è inevitabile.

Il tavolo, presieduto dal sindaco Falcomatà, ha preso atto delle recenti delibere della Corte dei Conti che, alla luce dell'ultima sentenza della Corte Costituzionale, in merito alla rimodulazione dei piani di riequilibrio finanziario degli Enti da 10 a 30 anni, determinano una nuova e inedita situazione del quadro finanziario relativo al piano di rientro del Comune. Il fatto che la Consulta abbia riportato indietro le lancette dell'orologio al 2015 ha messo il Comune in ginocchio. E l'Amministrazione Falcomatà non può non prenderne atto. Con il piano di rientro rimodulato in 10 anni Palazzo San Giorgio non ha più le risorse per potere amministrare la città, dunque meglio tirare una linea netta con il passato e portare a termine la consiliatura.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Reggio Calabria

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