"Come Cambia la Città”, un “percorso per immagini e visualizzazioni che vuole raccontare le trasformazioni e i percorsi di pianificazione e partecipazione civica in atto”. Così la nota ufficiale presentava l'iniziativa di ieri al Teatro “Cilea” - colmo sino al primo ordine di palchi - ma su cui ha aleggiato, ovviamente, l'approssimarsi delle elezioni amministrative. Pur se presente la “squadra” di 26 tra assessori (assente la sola Mariangela Cama per motivi di salute) e consiglieri delegati, quello andato in scena è stato un one man show ovvero uno spettacolo fatto da un solo uomo: Giuseppe Falcomatà.
E se l'intento comunicato era la “presentazione di due nuovi strumenti, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola: il sito “come cambia la città” un nuovo strumento di monitoraggio civico e trasparenza che si aggiunge al portale della partecipazione civica e una pubblicazione cartacea che cataloga gli ambiti di intervento, dall'insediamento del 26 ottobre 2014 a oggi”, lo scorrere delle diapositive ha restituito immagini di opere realizzate e altre in itinere, qualche selfie di troppo («che oggi non rifarei», riferito a quello del 2016 con i nuovi cestini gettacarte) ma anche cifre del disavanzo accertato al 2015 (143.338.307,45 euro) e citazioni sul dissesto («che sarebbe stato un colpo di spugna sui debiti pregressi - ha tra l'altro spiegato il sindaco - ma avrebbe portato al fallimento di tante realtà imprenditoriali che con il Comune avevano rapporti finanziari»).
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