«Mi hanno utilizzato e poi mi hanno messo sotto processo». È quanto, in sintesi, ha detto l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano nel corso della dichiarazione spontanea che ha rilasciato al processo “Xenia” dove è sotto processo insieme ad altri 25 imputati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed altro.
Un processo nato sulla paura delle persone in un dato momento storico-politico secondo l'ex amministratore che ha ripercorso i tratti salienti della nascita del “Modello Riace”.
«Lo Stato mi ha chiamato come sindaco per accogliere gli immigrati - ha sottolineato - quella richiesta faceva parte della mission del Comune. Ho fatto il possibile e anche l'impossibile e questo ha creato delle incomprensioni».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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