Mesi e mesi non sono stati sufficienti per legiferare, ed ecco che giusto in piena fase pre-elettorale scoppia la foga del “voto tutto prima che sia troppo tardi”.
Va in scena la bagarre in Consiglio regionale, ieri impegnato in una delle ultime sedute prima dell'appuntamento elettorale del 26 gennaio. Peccato che il “troppo tardi”, stando alla comunicazione letta in aula dal presidente Nicola Irto, sia già “adesso” per alcuni provvedimenti.
Niente da fare, dunque, per l'inserimento o il richiamo di nuovi argomenti all'ordine del giorno, così come per la richiesta del consigliere Arturo Bova (Democratici Progressisti), sostenuto da Giovanni Nucera (SI), di portare all'esame, tra altri provvedimenti, la legge sulla doppia preferenza di genere, «poiché - ha spiegato lo stesso Bova - la sua mancata applicazione potrebbe inficiare la validità delle prossime consultazioni, in presenza di eventuali ricorsi». Il primo, al tar, sarebbe già stato notificato dal collettivo “What Women Want”.
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