Reggio, tributi sospesi e Comune nel baratro: sì agli sgravi Tosap

Si deve attendere la pubblicazione del Decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale ma le misure per i Comuni sono da tutti giudicate insufficienti. A maggior ragione dal sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà che è alle prese non solo con un azzeramento delle entrate ma ha un Comune col fiato corto. Senza liquidità e che quindi si regge solo grazie ai fondi comunitari. Peraltro il decreto fa dipendere la prima iniezione dei finanziamenti alle entrate dello scorso anno. Cosa certamente non positiva per Reggio vista l'ancora elevata evasione tributaria.

Quello che preoccupa di più Falcomatà è la questione della tassa per i rifiuti solidi urbani. Il Comune è sottoposto a un piano di rientro già molto rigido e questo ha comportato l'inevitabile innalzamento delle tariffe a carico dei cittadini ma la sospensione del carico per questi mesi di emergenza, deciso dalla giunta, rischia di far ripensare il tutto. Anche perché come ha sottolineato il sindaco «se cade il Comune la comunità si sentirà smarrita».  Le somme che dovranno essere ripartite a breve dovranno ristorare l'ente dalle perdite di incassi subite ma il costo per il servizio rifiuti pesa tantissimo sull'ente. Come era già emerso invece la norma che consente alle attività di occupare uno spazio più grande di suolo pubblico per garantire il distanziamento sociale è di carattere generale. Anche qui però minori incassi per l'ente che però in questo caso non ha somme da sborsare e quindi si tratta di meno incassi ma senza servizi resi. Un provvedimento questo fortemente caldeggiato dalla giunta e che è all'esame dei dirigenti per le modalità attuative che saranno rese note adesso alla luce delle linee guida per le riaperture previste domani.