Venti milioni di euro in meno di mancati introiti. Un dato enorme quello che il Comune di Reggio stima per la decisione di sospendere la riscossione dei tributi a causa del coronavirus e del devastante impatto economico che l'emergenza sanitaria ha avuto sui cittadini e sull'economia cittadina. Una cifra che lievita se si considerano molti altri centri del Reggino che hanno adottato le stesse misure. Sospeso l'incasso della tassa sui rifiuti e sull'acqua che sono i due tributi che pesano di più, il Comune rischia davvero il tracollo finanziario se non arriveranno, e anche in tempi rapidi, interventi che favoriscono la liquidità. Per questo il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, lancia un accorato appello temendo ricadute gravissime sull'ente: «Se si fermano le Città si ferma il Paese. Il Governo nazionale dia risposte ai Comuni o il rischio è quello della bancarotta collettiva e di un generale lockdown dei servizi». L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.