Scoppia il caso degli incarichi dirigenziali a Calabria Verde. A sganciare la “bomba” è la Regione, che impallina il proprio ente strumentale delegato agli interventi sul territorio nel campo della forestazione e della difesa del suolo.
Nel mirino finisce una raffica di nomine firmate dal commissario Aloisio Mariggiò, l'ex generale dei carabinieri messo dall'ex Giunta Oliverio a capo della più grande azienda pubblica della Calabria dopo uno scandalo giudiziario con tanto di arresti eccellenti e adesso in scadenza di mandato.
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