“Ringrazio i magistrati della Procura della Repubblica di Reggio Calabria e la Squadra Mobile della Polizia di Stato per il lavoro che ha portato all’arresto di un pedofilo”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, in relazione al fermo del 62enne accusato di avere abusato della nipotina di 7 anni.
“La nota stonata - continua il Garante - è data dal fatto che il soggetto tratto in arresto è recidivo, ciò vuol dire che la leggi vigenti in materia sono da inasprire e ciò vuol dire anche che i legislatori devono conferire a questo fenomeno assoluta priorità perché i numeri sono sbalorditivi, infatti i dati più recenti dell’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità - riferiscono di 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini, al di sotto dei 18 anni di età, vittime di episodi di violenza e sfruttamento sessuale”.
Per Marziale: “La pedofilia è il più turpe tra i crimini contro l’umanità debole e indifesa e come tale andrebbe riconosciuta legislativamente ad ogni livello, nazionale e transnazionale. Oltre alla detenzione certa! bisogna intervenire con cure appropriate, perché al cospetto di un disturbo psichiatrico della sfera sessuale, qual è la pedofilia, la sola galera non basta. Se a condanna passata in giudicato il reo rifiutasse le cure, allora si inasprisca la detenzione, senza perdonismi di sorta mascherati da attenuanti di vario genere. L’incolumitá dei bambini - conclude il Garante - viene prima di ogni altra cosa”
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