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Migranti, sindaco Riace: "No a edifici per positivi, mancano strutture sanitarie idonee"

Antonio Trifoli

Il sindaco di Riace Antonio Trifoli ha manifestato alla Prefettura di Reggio Calabria la contrarietà della sua Amministrazione alla richiesta di destinare l’ex Hotel Stella Marina «a edificio per la quarantena di migranti positivi o presunti positivi al Covid-19».

Lo ha reso noto lo stesso Trifoli informando che l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria aveva chiesto la «documentazione per rilascio parere igienico-sanitario di alloggi destinati ad eventuale quarantena di pazienti Covid-19» in seguito all’individuazione da parte della Prefettura dell’edificio dell’ex hotel a luogo per "quarantena di migranti".

Riace è il paese della Locride che l'ex sindaco Domenico Lucano aveva trasformato in luogo di accoglienza ed integrazione per migranti. «La comunità di Riace, che durante i mesi di chiusura ha mantenuto un comportamento esemplare - afferma Trifoli - non può rischiare di vedere vanificati tutti i propri sacrifici a causa di una decisione che non ha coinvolto né l’Amministrazione comunale né tantomeno i cittadini. Ci tengo a sottolineare che il nostro Comune non solo non è stato interessato da alcun caso di contagio da Covid-19 ma che allo stesso tempo non è pronto ad affrontare una emergenza sanitaria essendo tra l’altro sprovvisto, come tutti i comuni limitrofi, di una qualsivoglia struttura sanitaria adatta e preparata ad affrontare una possibile crisi da contagi».

«Nei prossimi giorni - conclude Trifoli - provvederemo anche ad indire un’assemblea pubblica al fine di informare i cittadini sugli ulteriori sviluppi della vicenda sollecitando fin da ora le istituzioni preposte a fornirci quelle risposte che ad oggi mancano del tutto».

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