Un caso forse unico in Italia. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Reggio Calabria fissate a settembre rischiano di trasformarsi in un boomerang per il cntodestra. La tensione tra i partiti della coalizione è alle stelle dopo che la Lega di Matteo Salvini, che nell'accordo tra i partiti livello nazionale ha ottenuto il via libera all'indicazione dell'aspirante sindaco di tutta l'area, ha scelto Antonino Minicuci. Se Fratelli d'Italia e Udc hanno subito risposto con un sì al candidato che è l'ex direttore generale della Provincia di Reggio, è Forza Italia che non vuole cedere. Aveva espresso subito dubbi sul nome di Minicuci ma la Lega ha forzato la mano e nella giornata di martedì ha confermato Minicuci.
Ieri i consiglieri comunali forzisti, però, hanno subito dichiarato di non volersi candidare nella coalizione e adesso servirà capire che farà il deputato Francesco Cannizzaro che nella partita per le regionali era uscito vittorioso tessendo la tela che ha consentito l'elezione di Jole Santelli a governatrice ma che ha perso la partita nella sua roccaforte: Reggio. La crepa che si è aperta in riva allo Stretto apre un capitolo nel centro destra nazionale e forse anche con riferimento a quanto sta succedendo in queste ore ha voluto dire la sua direttamente il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Lo stesso ha ricordato come sia necessario che tutti i partiti corrano insieme per conquistare le regioni e i Comuni adesso in mano al centro-sinistra e per confermare invece gli amministratori di centrodestra. Ma accanto a questo suggerimenti c'è anche il monito che chi non rispetterà gli accordi si può considerare fuori dal partito.
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