La Corte d'appello di Reggio Calabria, sezione civile, ha confermato l'ordinanza emessa dal Tribunale di Locri che ha riconosciuto la sussistenza dei presupposti per ravvisare la causa di ineleggibilità di Antonio Trifoli, con conseguente declaratoria di decadenza di quest'ultimo dalla carica di Sindaco di Riace. Trifoli, lo ricordiamo, si candidò a sindaco di Riace alle elezioni amministrative del 26 maggio 2019, quelle seguite alla fine del mandato di Mimmo Lucano.
Il nuovo sindaco risultava essere dipendente del Comune di Riace con contratto a tempo determinato, con il profilo professionale di “Istruttore di Vigilanza”, e, come tale, per i magistrati della sezione civile di Locri «non poteva essere collocato in aspettativa per motivi elettorali, stante il divieto di cui al comma 8 dell'art. 60 T.U.E.L.».
Antonio Trifoli aveva appellato l'ordinanza del Tribunale di Locri che aveva accolto l'azione popolare presentata dalla consigliera di minoranza Maria Caterina Spanò e da altri cittadini. Un'azione alla quale aveva aderito la Prefettura di Reggio Calabria, attraverso l'Avvocatura dello Stato «al fine di accertare e dichiarare la sussistenza di una causa di ineleggibilità del candidato a sindaco del Comune di Riace».
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