Sui brogli elettorali reggini il Viminale è vigile. E segue con le necessarie cautela e attenzione quanto già emerso (e quanto emergerà a indagine conclusa). A Roma il “caso Reggio” non viene sottovalutato. Tutt’altro. I brogli non sono considerati un piccolo incidente di percorso nelle ultime elezioni comunali, bensì un fatto grave e delicato. «Assicuro – ha risposto il Ministero dell’Interno all’interpellanza urgente presentata dal centrodestra – che la situazione, proprio per la sua delicatezza, è seguita con la massima attenzione e che quindi, nei limiti consentiti dall’Ordinamento e laddove se ne configurino i presupposti, saranno attuati tutti i dovuti interventi». Non escluso l’utilizzo dell’articolo 141 del Tuel (lo scioglimento del Consiglio per gravi e persistenti violazioni di legge) «che – precisa il Viminale – è limitato a fattispecie tipiche, tassativamente indicate dalla legge, la cui concretizzazione soltanto legittima l’adozione dello scioglimento».
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