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Rimpasto di Giunta a Reggio, tutto fermo fino alla sentenza “Miramare”

Il “rallentamento” comunicato dal sindaco al gruppo Pd

Non c’è alcuna fretta, il rimpasto della Giunta municipale può attendere. Almeno fino al prossimo 19 novembre, giorno in cui il Tribunale dovrebbe pronunciare la sentenza del processo Miramare.
È questo in sintesi il risultato scaturito al termine dell’incontro tra il sindaco Giuseppe Falcomatà e il gruppo comunale del Partito democratico. Davanti a due assessori (Rocco Albanese e Mariangela Cama) adoranti il sindaco e a consiglieri più critici nei confronti del suo operato, Falcomatà ha comunicato lo stop o meglio la sospensione del rimpasto della sua Giunta. Sulla decisione del sindaco avrà anche pesato lo scarso entusiasmo con cui il Pd ha accolto la notizia di procedere al rimpasto, una manovra che aveva tutto il sapore di essere stata dettata dal processo penale in corso piuttosto che da una visione politica di rilancio dell’azione amministrativa così come promesso in campagna elettorale. E allora macchine indietro tutta: nessun rimpasto e magari più attenzione al programma cercando di dare vita prima possibile all’atteso “secondo tempo” dell’Amministrazione Falcomatà. Se poi dovesse arrivare una sentenza di condanna con conseguente sospensione degli amministratori se ne prenderà atto e si procederà a designare il nuovo vicesindaco (Paolo Brunetti?), che dovrà reggere Palazzo San Giorgio e anche Palazzo Alvaro. Dunque, finché i giudici non si pronunceranno bocce ferme e fiducia nella giustizia.

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