«Avessimo un nastro da riavvolgere torneremmo volentieri indietro nel tempo, a 10 anni fa circa, per assistere con occhi più accorti al cieco accanimento condotto da una parte politica, che ha causato l’ingiusto scioglimento del Consiglio comunale. Alla luce dell’ultima sentenza della Cassazione, relativa al “caso Leonia”, molto, forse tutto, di quanto detto e scritto dal centrosinistra a danno dei cittadini, avrebbe un significato molto più chiaro». Demetrio Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, riaccende la polemica su quello scioglimento che come disse Renzi, a proposito delle infiltrazioni a Roma, «è sempre una scelta politica».
«Nulla da eccepire sulle attività svolte dall’autorità giudiziaria che ha svolto il proprio lavoro con la consueta operosità. Ma i risvolti politici di quanto accaduto – prosegue Demetrio Marino – necessitano una riflessione più profonda ed esaustiva, con l’unico obiettivo di fare chiarezza e risarcire i reggini per i gravi danni subiti. D’altronde sull’esito di quella procedura e sugli eventi accaduti, il centrosinistra reggino ha fondato le proprie fortune politiche, utilizzando il provvedimento quale faziosa argomentazione anche per nascondere le proprie inefficienze. È del tutto evidente, infatti, che i tasselli delle motivazioni dello scioglimento del Consiglio comunale, siano crollati nel tempo, riportando la verità e chiudendo definitivamente la stagione dell’inganno e della mistificazione»
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