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Caso Miramare di Reggio, il Consiglio è una bolgia

Accuse reciproche tra minoranza e maggioranza in oltre tre ore di dibattito

Non era tra i punti all'ordine del giorno ma la crisi politica successiva alla sentenza Miramare e la sospensione del sindaco Giuseppe Falcomatà, di un assessore e di alcuni consiglieri, ha assorbito gran parte della discussione del consiglio comunale di ieri, il primo con la nuova giunta e il primo a guida di Paolo Brunetti quale sindaco facente funzioni. Una discussione ancora una volta di basso profilo politico, da un lato il centrosinistra che difende l'operato del sindaco sospeso, dall'altro un centrodestra confuso e che cerca di rimediare e anche stravolgere quanto successo negli ultimi giorni sulle finte dimissioni. Il copione è sempre lo stesso: accuse reciproche, abbandoni dell'aula e poco altro. Finché non interviene il consigliere Giuseppe Sera (Pd) che lancia l'argomento che mette a nudo tutto quanto la minoranza ha recitato negli ultimi 20 giorni: «Vorrei ringraziare il consigliere Nicola Malaspina che ha dimostrato coerenza con le sue idee e i suoi annunci e ha rassegnato le dimissioni. È stato sempre attento e presente nelle commissioni. Auspico adesso un percorso di crescita e responsabilizzazione di tutte le forze politiche in consiglio comunale». Ma ecco che il centrodestra con il consigliere Guido Rulli legge un messaggio unitario nel quale da un lato ricorda come l'opposizione continuerà a esserci. Dall'altro ha spiegato la motivazione della minoranza alla presentazione di una mozione di sfiducia peraltro già illustrata dal consigliere Saverio Pazzano (nel corso del dibattito lo stesso ha tuonato: «siete ormai sfiduciati») e mai firmata da alcuno.

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