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Debiti commerciali, Iatì: «Amministrazione di Reggio poco trasparente»

La procedura per il finanziamento governativo rischia di avere ripercussioni sulle tasche dei cittadini

Filomena Iatì

La consigliera comunale di minoranza, Filomena Iatì torna sulla procedura per il contributo a Palazzo San Giorgio di una quota del contributo nazionale stanziato dal Governo a favore delle quattro città metropolitane (Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria appunto) che presentano un disavanzo pro capite superiore a 700 euro (Reggio Calabria 998). «Ebbene, nel dare comunicazione ai consiglieri comunali e quindi alla città dell'avviso di rilevazione dei debiti commerciali, l'assessore Calabrò aveva rappresentato che tale adempimento costituiva un obbligo di legge, mascherando così ai consiglieri comunali e di conseguenza alla città, l'intenzione dell'amministrazione reggina di voler aderire al finanziamento ventennale pensato dallo Stato italiano per le città metropolitane accusando la sottoscritta di fare sterili polemiche. A distanza di venti giorni, non solo apprendiamo in commissione bilancio che l'Amministrazione comunale ha avviato da tempo interlocuzioni con il MEF provvedendo ad inviargli un cronoprogramma per la valutazione delle condizioni necessarie per la sottoscrizione dell'accordo ed è pertanto in attesa di conoscere le determinazioni governative! Ma, cosa ancora più grave, lo apprendiamo in maniera del tutto casuale o, meglio, solo ed esclusivamente per una richiesta precisa avanzata dalla sottoscritta all'assessore Calabrò, presente oggi in commissione bilancio per trattare una tematica diversa».

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