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Reggio Futura: «Sull’avviso ai creditori dal Comune poca chiarezza»

Le contestazioni di Reggio Futura a Palazzo San Giorgio. Palamara e Genovese: «Questa operazione potrebbe danneggiare le tasche dei contribuenti se non viene ultimato l’iter con il Governo»

«Maggiore trasparenza e chiarezza sulle motivazioni relative all’avviso ai creditori, pubblicato dal Comune sull’albo pretorio online il 31 gennaio 2022, e in particolar modo vorremmo sapere se entro il 15 febbraio l’amministrazione ha sottoscritto con il governo l’accordo per il ripiano del disavanzo, relativo contributo statale previsto dalla legge finanziaria per i Comuni che presentano un disavanzo pro capite superiore a 700 euro, documento quest’ultimo non discusso e approvato dal Consiglio comunale».
Sono questi i dubbi sui quali il presidente e il vicepresidente del movimento Reggio Futura, rispettivamente gli avvocati Italo Palmara e Emanuele Genoese, vorrebbero ottenere risposte dalla maggioranza politica che guida Palazzo San Giorgio. Ieri nel corso di un incontro, i due esponenti hanno posto alcune osservazioni sull’avviso relativo al Piano di rilevazione dei debiti commerciali al 31 dicembre 2020 che potrebbe «danneggiare le già martoriate tasche dei contribuenti reggini e dei creditori, qualora l’atto con il governo sia stato firmato». Palmara e Genoese, riportando alcuni punti dell’ultima legge finanziaria, evidenziano come l’Ente non abbia specificato e pubblicizzato adeguatamente le motivazioni dell’Avviso. «L’erogazione del contributo del governo – hanno specificato – potrebbero portare ad un incremento dell’addizionale comunale all’Irpef, in deroga al limite previsto, e Reggio Calabria ha già le tariffe al massimo, e un’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale per passeggeri».

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