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Reggio, “Salva Città”: adesso manca solo la firma

Solo la maggioranza di centrosinistra approva la proposta di accordo con il Governo che farà arrivare 150 milioni di euro

Diciassette voti favorevoli e sette astenuti. Il Consiglio comunale ha discusso ed approvato la ratifica del cosiddetto "Patto per Reggio", l'accordo fra il Comune ed il Governo che riconosce, nel caso reggino, risorse per 150 milioni di euro quale capoluogo di Città Metropolitana con un disavanzo procapite maggiore di 700 euro (in città il disavanzo ammonta a 1400 euro). L'intesa è stata presentata all'aula dall'assessora alle Finanze, Irene Calabrò, dopo i fruttuosi incontri avuti a Roma, nelle scorse settimane, in ambito ministeriale e a Palazzo Chigi.
«Nessuna tassa in più, nemmeno l'aumento dell'Irpef come deliberato dagli altri Comuni che hanno aderito all'accordo col Governo. Questa amministrazione, col sindaco Falcomatà prima e col facente funzioni Brunetti poi, ha puntato sulla fiducia e sulla responsabilità per cogliere un'opportunità importantissima. E quello di oggi è l'ennesimo frutto di anni di lavoro portato avanti dall'Amministrazione che ha acquisito una inedita credibilità in ambito nazionale, diventando un esempio, in tema di finanza pubblica, per tanti Enti locali. Per questo, abbiamo invitato in città il premier Mario Draghi a celebrare un'intesa che può, concretamente, risollevare le sorti di Reggio Calabria». Così l'assessora Irene Calabrò si è rivolta al consiglio comunale relazionando su un punto che «ha coinvolto i settori Finanze, Tributi e Patrimonio, instancabilmente impegnati per ottenere un grande risultato». Una relazione che non ha convinto le minoranze.

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