«Politica non è vincere o perdere. Politica non è salire sul carro dei vincitori o saper restare nell’ombra quando si perde. Politica, per me, è metterci la faccia. Comunque vada. E se si vuole essere politici con la P maiuscola bisogna mettercela sempre, altrimenti si è solo politicanti». Muove da questa premessa la riflessione post elettorale dell’on. Francesco Cannizzaro, coordinatore provinciale di FI, il quale precisa che «non mi esalto per le vittorie plebiscitarie e non mi deprimo per i risultati negativi. E anzi preferisco concentrarmi più sui “negativi”. Ci sono dei Comuni dove la sconfitta era quasi scontata, eppure ci sono andato anche solo per un comizio, un saluto, una parola di sostegno. Perché con i consiglieri regionali, metropolitani e comunali, con vecchi e nuovi sindaci, siamo una squadra. E poi perché credo che i sogni vadano alimentati, soprattutto quelli dei giovani, oggi più che mai lontani dalla politica e dall’amministrazione della cosa pubblica. E allora vi chiedo, con quale scusa mi sarei dovuto sottrarre alle chiamate di quei giovani che credono nella politica? C’è chi avrebbe risposto che “un parlamentare, un dirigente nazionale, si espone solo laddove ha la certezza di vincere”. Ho ricevuto questa risposta un paio di volte quando ero alle prime esperienze con la politica. E da quelle esperienze ho imparato a non essere come altri. Perché un dirigente di partito si deve porre sempre come punto di riferimento soprattutto quando si perde. Non si rinuncia mai alle battaglie per sostenere persone perbene, amici, ideali. L’ho fatto anche alle ultime comunali di Reggio, sebbene il candidato non fosse mia espressione e nemmeno il meglio che la Coalizione potesse esprimere... eppure sono stato al suo fianco, mettendoci la faccia, per il bene del Centrodestra».
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