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Platì, la decadenza del sindaco è un caso: il Consiglio frena e chiede un parere

Si scatenano il dibattito e le polemiche sulla nota del prefetto. Sergi: manca la norma. Leonardo: candidato pur sapendo dei problemi

È stato un Consiglio comunale molto teso e particolarmente complesso quello che si è tenuto ieri mattina, in seconda convocazione, a Platì. Il tema centrale, posto al terzo punto dell’ordine del giorno, era relativo alla presa d’atto della nota della Prefettura di Reggio del 31 agosto sulla incandidabilità di Rosario Sergi a sindaco di Platì e della conseguente decadenza dalla carica del primo cittadino.
Il confronto è stato serrato sin dall’inizio, con il consigliere di opposizione Giuseppe Leonardo che ha in più occasioni posto rilievi di natura tecnico-amministrativa sull’andamento del Consiglio. Dall’altra parte, invece, la maggioranza a sostegno del sindaco ha serrato le fila con il presidente del Consiglio Paolo Ferrara che si è profuso nel condurre i lavori con interventi energici. In questo contesto si è distinto l’assessore Salvatore Perri, che ha criticato l’assenza di comunicazione da parte del sindaco rispetto alla vicenda processuale che si è poi conclusa con la sentenza della sezione civile della Cassazione depositata a metà agosto scorso, che ha respinto le osservazioni della difesa di Sergi con la conseguenza che il sindaco è risultato incandidabile e, per come da lettera del prefetto, decaduto.

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