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Reggio, Tilde Minasi (Lega): «I concorsi? Da annullare subito»

La senatrice demolisce la selezione voluta da Palazzo San Giorgio. «Le prove da casa sono una follia. L’amministrazione comunale faccia subito un passo indietro e appronti un nuovo bando che risponda ai requisiti di trasparenza e imparzialità»

Tilde Minasi

I concorsi del Comune, così come sono, non vanno bene. E la sen. Tilde Minasi (Lega) chiede «un immediato passo indietro all’amministrazione comunale» e la invita «ad annullare la procedura concorsuale in atto, predisponendo un bando di concorso che risponda ai requisiti di trasparenza e imparzialità, per consentire al Comune di selezionare le persone più preparate e meritevoli».
«I concorsi indetti dal Comune – spiega la Minasi – sono emblema di approssimazione amministrativa e di assenza di responsabilità nei confronti della Città. Quest’amministrazione a guida di facenti funzioni esulta per l’indizione di concorsi che, anziché portare nuova linfa alla macchina amministrativa e burocratica, arricchiranno il Comune solo di ricorsi, contenziosi e speranze tradite. Speranze dei tanti cittadini, soprattutto dei giovani, che vorrebbero lavorare nella nostra Reggio ma che oggi, alla luce della sciatteria amministrativa e politica di quest’amministrazione, sono costretti a prendere atto che si è trattato di speranze mal riposte, affidate a una compagine politica che, dopo aver rinunciato a Formez PA per la gestione dei concorsi, ha addirittura deciso di farli svolgere da remoto, ossia da casa».
Nell’attacco frontale a Palazzo San Giorgio, la sen. Minasi evidenzia che «la procedura da remoto, prevista come forma di tutela contro la pandemia da Covid-19, comporta notoriamente serie difficoltà a garantire adeguati controlli durante lo svolgimento delle prove e determina gravi ricadute in termini di trasparenza e imparzialità nella valutazione dei candidati. Non si comprendono, dunque, le ragioni alla base di questa decisione, soprattutto alla luce della decisione dell'Oms di dichiarare conclusa la pandemia. Peraltro, in questi bandi non è prevista la valutazione dei titoli di studio, non sono stabiliti i punteggi da assegnare alle prove a risposta multipla, non è indicata la tipologia né la modalità di svolgimento delle prove da remoto e la prova scritta, anch’essa da remoto, potrebbe addirittura essere a risposta aperta, il che comporterebbe ampi margini di discrezionalità a una Commissione di concorso di cui non è dato conoscere la composizione. Inoltre – continua la Minasi –, non risultano allegate al regolamento per l’accesso all’impiego, approvato dal Comune con D.G. del Comune n. 5 del 19.01.2023, le linee guida dell’Anci per i concorsi da remoto, per come di contro raccomandato dall’Anci medesima, che dettano disposizioni per la Commissione e per i candidati in merito allo svolgimento delle prove».

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