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Palazzo di Giustizia di Reggio, una firma per completare i lavori. Il viceministro Sisto: "E' la volta buona". Falcomatà: "Un diritto negato e riacquisito"

Il Comune cede all’Agenzia del Demanio il diritto di superficie sui terreni su cui insiste l'edificio. "E' un nuovo inizio", il messaggio che arriva da Nordio

«Per Reggio Calabria è una giornata importante: ho fortemente voluto la firma di oggi, con cui il Comune cede all’Agenzia del Demanio il diritto di superficie sui terreni su cui insiste il Palazzo di Giustizia. Rappresenta un traguardo, rispetto agli impegni assunti nei mesi scorsi durante l'incontro con una delegazione locale; ma questa firma costituisce anche un nuovo punto di partenza per poter finalmente completare, dopo troppi anni, i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia e restituire a Reggio Calabria un fondamentale presidio di legalità». Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presenta così la firma di questa mattina a Reggio Calabria dell’accordo; a presenziare come suo delegato il viceministro, Francesco Paolo Sisto. È lo stesso viceministro a firmare il rogito che e a presenziare alla conferenza stampa in Corte d’appello, alla quale hanno preso parte anche il presidente del tribunale di Reggio Calabria Olga Tarzia, il procuratore generale Gerardo Dominijanni e il direttore il direttore generale del ministero della Giustizia Massimo Orlando.

«È la volta buona, abbiamo finalmente svegliato quello che sembrava dormiente». Sono le parole di Sisto rilasciate a Gazzetta del Sud a margine dell’incontro. Il viceministro ha poi aggiunto che «oggi siamo in grado di ripartire per consegnare alla città di Reggio Calabria un'importante struttura che renderà la giustizia migliore alla quale anche la struttura tecnica, oltre alle norme, contribuisce. Questo darà più fiducia ai cittadini». Il rappresentante del Governo Meloni assicura la massima attenzione per fare rispettare il cronoprogramma che è stato stilato per la consegna dei lavori, vale a dire a due anni e mezzo. «Noi possiamo semplicemente provare ad essere vigili - ha dichiarato Sisto - sarà un work in progress continuo, come il monitoraggio sull'opera, cosa che vale per tutte le opere di edilizia giudiziaria».

Dello stesso avviso anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Quello del nuovo Palagiustizia, ha affermato il primo cittadino, «è un diritto negato per troppo tempo all'intera comunità reggina. Io come sindaco ho il dovere di affrontarlo e risolverlo insieme alle istituzioni. Un viaggio iniziato molti anni fa, una situazione che nel tempo si è incancrenita. Oggi siamo consapevoli che questa è l'opera più significativa tra quelle in programma da qui ai prossimi anni per l'intero comprensorio metropolitano e per tutta la Calabria. Chiediamo scusa per i ritardi accumulati, seguiremo con tutto l'interesse possibile i lavori, dall'avvio alla conclusione».

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