Domani mattina la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra sarà discussa nell’Aula Pietro Battaglia dal Consiglio comunale. Si partirà dalle 13 firme che sono in calce alla mozione e che dovrebbero trasformarsi in voti per appello nominale e poi da lì inizierà la scalata per tentare di arrivare fino a quota 17, il numero magico che serve per rendere la mozione di sfiducia efficace e quindi “licenziare” l’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà prima della fine del secondo mandato.
Un’impresa difficile quanto la scalata dell’Everest senza ossigeno, quella cui si appresta il centrodestra e che si potrebbe trasformare davvero in un colpo di scena se la mozione di sfiducia si concretizzasse in Aula, perché dopo i tanti “mal di pancia” e le svariate “minacce” di uscire dalla maggioranza di tanti consiglieri di centrosinistra al tempo delle trattative serrate per la costituzione della nuova Giunta municipale, oggi sembra sia tornato a splendere il sole su Palazzo San Giorgio e le previsioni tendono a un continuo miglioramento.
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