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Comune Reggio, respinta la mozione di sfiducia al sindaco. I firmatari: «Resta il malessere all’interno della maggioranza»

Le contestazioni all’amministrazione nelle parole di chi ha sottoscritto il documento

«Non rinnego la mia esperienza ma non condivido più questo progetto e con coerenza ho scelto un altro percorso politico, per servire la mia città senza far prevalere interessi politici e partitici». Armando Neri consigliere della Lega con alle spalle ruoli autorevoli nell’amministrazione elenca una lunga serie di opere incompiute contesta «una maggioranza che oggi fa richiami alla responsabilità salvo disertare l’aula quando c’erano da votare importanti provvedimenti per il territorio».
Angela Marcianò lancia il suo appello all’aula: «Colleghi, non trinceratevi dietro dichiarazioni del tipo “non votiamo la sfiducia per non consegnare la città al centro destra”. Perché la città, come impongono le regole della democrazia, sarebbe governata da un altro sindaco eletto dalla cittadinanza. Perciò, se siete così sicuri di aver fatto bene, cosa vi intimorisce, cosa vi induce ad impedire il ritorno al voto?». Il capogruppo di Fi Federico Milia incalza: «La parola che definisce bene la seduta di oggi è imbarazzo. L’imbarazzo che non c’è. L’imbarazzo nell’inaugurare opere che non ci sono, che sono ferme da anni; l’imbarazzo di andare in giro per la città, fino alle periferie, che lei, sindaco, ha abbandonato per anni».

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