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Reggio, la Sna muove i primi passi. Insediato il nuovo Comitato

Giusi Princi che ha tenuto a “battesimo” la prima riunione del Coordinamento. Oltre alla vicepresidente della Regione ne fanno parte il professore Daniele Cananzi e i consiglieri Marcello Fiori e Paolo Naccarato

Con la prima riunione del Comitato di coordinamento ha preso formalmente avvio la sede calabrese della SNA (scuola nazionale dell’amministrazione), la prima in Italia, inaugurata lo scorso mese di dicembre, a Reggio Calabria dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, insieme al presidente della Regione Roberto Occhiuto e dal deputato Francesco Cannizzaro, e ospitata a Palazzo Zani, messo a disposizione dall’Università Mediterranea.
A presiedere il Comitato, ieri mattina, è stata la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi che ha tenuto a “battesimo” la prima riunione del Coordinamento di cui fanno parte anche il prof. Daniele Cananzi, designato dall'Università degli Studi Mediterranea, il consigliere Marcello Fiori, designato dal dipartimento della Funzione pubblica del governo e il consigliere Paolo Naccarato, designato dalla Scuola nazionale dell'Amministrazione. L’obiettivo della Scuola è offrire ai lavoratori del pubblico impiego, a cominciare da quelli della Calabria e delle altre regioni del Sud, un percorso formativo specialistico, con un focus su diritti e immigrazione e non solo. Il primo incontro del Coordinamento è servito per definire il programma per il 2024/2025 e quindi avviare le attività.
«Mi piace definirla una bella pagina di concretezza politica – ci ha detto la vicepresidente Princi –, solo tre mesi fa il ministro Zangrillo, insieme al presidente Occhiuto e all’on. Cannizzaro, avevano siglato il protocollo per l’apertura di questo importante polo formativo, oggi (ieri per chi legge, ndr) si è formalizzato l’impegno sottoscritto, grazie anche all’importante contributo dell’Università Mediterranea guidata dal rettore Giuseppe Zimbalatti. Puntiamo a formare e rafforzare – ha aggiunto – il ruolo della nuova classe dirigente della Pubblica amministrazione che necessita sempre di più di competenze e competitività».

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