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Gioia Tauro, la parola torna alle urne

Ieri gli ultimi comizi di una campagna elettorale durata fino ai “tempi supplementari”: domani e lunedì si vota per il ballottaggio

È soprattutto sul piano politico che la candidata della coalizione “La Ginestra”, Mariarosaria Russo, affiancata sul palco dall’alleato Rosario Schiavone, ha focalizzato l’attenzione nel corso del comizio di chiusura della lunga campagna elettorale per le comunali. La preside, infatti, a dispetto di quanti hanno gridato all’inciucio, ha rivendicato con forza di essere riuscita, quale figura di massima garanzia, a concretizzare l’esperimento che in tanti prima di lei avevano provato invano ad attuare, ovvero far dialogare e sedere allo stesso tavolo anime di destra e di sinistra, tra di loro ideologicamente distanti, unite per il bene della città. È in questi termini che la leader della piattaforma civica “La Ginestra” ha spiegato l’inaspettato e storico apparentamento con il gruppo guidato da Schiavone. Un atto legittimo previsto dalla legge che, per una volta, ha scongiurato i soliti accordi formalizzati di notte e nelle segrete stanze.

Ha concluso in grande la candidata sindaco del centrodestra Simona Scarcella. A piazza dell’Incontro sono arrivati i deputati di Forza Italia Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo ed esponenti della giunta regionale e tra tutti l’assessore Gallo. Lo stesso Cannizzaro che ha scommesso su Simona Scarcella ha infiammato la folla: «Gioia Tauro è un laboratorio politico e con Simona Scarcella risorgerà. È stata indegnamente amministrata negli ultimi cinque anni da Aldo Alessio. Noi abbiamo difeso il porto di Gioia Tauro e abbiamo ottenuto i risultati per i portuali». Quindi il passaggio sulla Russo: «Cara professoressa, noi non siamo intellettuali ma ricordiamo che abbiamo premiato il merito nominando sua figlia Annamaria Stanganelli garante della salute». Infine il passaggio su Rosario Schiavone: «Io non vendo la dignità dei miei consiglieri e non è stato giusto diffondere i messaggi privati. E ha sempre parlato male di chi oggi ha deciso di appoggiare». Dunque l’appello finale davanti a una folla festante: «Scegliete tra il fritto misto e noi che abbiamo competenze e qualità».

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