A un certo punto della sua vita politica, il consigliere regionale Peppe Neri si è dovuto sentire come il leggendario Jep Gambardella, il protagonista del film “La grande bellezza” che ha vinto il premio Oscar nel 2013. «Io non volevo solo partecipare alle feste, io volevo avere il potere di farle fallire!», diceva Jep. Lui, Neri, non voleva solo partecipare alla festa (le elezioni regionali 2020), lui voleva essere lo “tsunami” che avrebbe colpito Giorgia Meloni dentro il suo stesso partito. E lo dice parlando al telefono con un notabile del Pd, l’avv. Demetrio Battaglia, in una telefonata intercettata dal Ros dei Carabinieri e finita in un’informativa dell’inchiesta “Ducale”.
Era il 14.12.2019 e si teneva a Cosenza una riunione alla presenza del Segretario Nazionale di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e del coordinatore Edmondo Cirielli. Il nodo da sciogliere, in vista della scelta dei candidati, consisteva nella valutazione se inserire nelle liste coloro i quali, dal centrosinistra, erano transitati nel centrodestra. E questo era anche il caso di Giuseppe Neri che, dai “Democratici Progressisti”, transitava ora in Fratelli d'Italia. L'ex consigliere regionale, che aveva preso parte alla riunione, si affrettava a comunicare gli esiti all’ex on. Demetrio Battaglia, esponente di livello del PD calabrese.
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